Officina FolleMente nasce dalla passione di Stefano per “aggeggiare”, termine toscano che ha molteplici significati, tra cui accomodare, sistemare ma anche gingillarsi o comunque fare cose con calma che è un po’ il sinonimo di farle con piacere.
Da questo cresce l’idea di produrre piccoli oggetti, un po’ malinconici, per lo più lampade, ma anche altri complementi d’arredo, partendo da materiali di recupero ed in particolare i libri vecchi che trovano una nuova destinazione d’uso e rendono il prodotto originale e con uno stile unico.
Nel corso degli anni la produzione che parte dal recupero si è affiancata ad una ricerca in termini di competenze artigianali, perciò gli oggetti realizzati sono una commistione ed un dialogo con la lavorazione del vetro con la tecnica Tiffany. il ricamo a mano con l’antica tecnica del Bargello Fiorentino e l’uso della carta nelle varie sfaccettature: collage, origami, pop up. Il Bargello Fiorentino ha permesso di ampliare la proposta anche con accessori di abbigliamento ed altri piccoli prodotti tessili.
L’aspetto vintage nasconde comunque un lato moderno, specie per quanto concerne le lampade: la parte elettrica è costituita da materiali nuovi e sicuri.
Gli oggetti sono tutti pezzi unici fatti a mano, perciò non replicabili se non nei vari “modelli” disponibili, ma non nei colori, nei titoli dei libri, nei paralumi o nelle forme esatte.
Alla base della produzione di una lampada c’è lo studio delle lavorazioni e una ricerca di materie prime importante, fatta di ore in giro per i mercatini (e non solo) a “rufolare” tra le cianfrusaglie… ed ogni occasione è buona per farlo, compresi i viaggi all’estero, perciò alcuni pezzi che compongono l’oggetto finale possono arrivare chissà da dove, anche da una vecchia soffitta di un casale sperduto nella campagna francese…
Leggi l’articolo su il Libraio.it <<<
Leggi l’articolo su Literarycafè <<<